Emergenza Centro Italia

Diario di bordo

In Diretta da SAVELLI

EMERGENZA CENTRO ITALIA

Venerdì 16 dicembre

Alle ore 22,45 i volontari si ritrovano al presidio di Druento per preparare la partenza.

Sabato 17 dicembre

Alle ore 0,00 dopo aver salutato gli amici, rimasti ad aspettarci con un po’ d’invidia e salutato per telefono Marco, il Coordinatore del volontariato torinese, autoesclusosi per una brutta influenza, partiamo alla volta di Norcia.

Il contingente del Coordinamento territoriale di Torino è composto da 21 volontari a cui è stato aggregato un volontario del Coordinamento di Vercelli con compiti TLC.

Del contingente fanno parte cinque volontari della nostra Associazione che andranno a coprire ruoli importanti nell’attività di supporto alle Istituzioni che il volontariato di protezione civile da in caso di emergenza. I ruoli che verranno ricoperti saranno i più vari a testimonianza della preparazione a cui sono sottoposti i nostri volontari: due in supporto al C.O.C. di Preci, un referente segreteria al campo di Savelli, un assistente di cucina ed un elettricista.

Alle ore 11,30 dopo un viaggio decisamente lungo, forse per qualche errore di valutazione ed in parte accompagnato, lungo le pianure padane, dalla nebbia arriviamo a Savelli una frazione di Norcia in cui la Regione Piemonte ha deciso di creare il campo (foto 18) a supporto della popolazione colpita dagli eventi sismici che dal 24 agosto si susseguono in questa parte d’Italia.

Il giorno trascorre facendo il passaggio di consegne con il contingente di Novara, tra cui abbiamo ritrovato amici conosciuti in altre emergenze o attività varie come esercitazioni o corsi di formazione.

Ore 21,00. Scende la notte; un cielo limpido ed un vento insistente preannunciano la discesa della temperatura; si illumina l’albero che ci ricorda il periodo della nostra missione (foto 11).

Stanchi per una giornata faticosa andiamo a dormire tutti molto presto pronti per iniziare l’indomani la nostra missione (foto 10).

Domenica 18 dicembre.

Sveglia presto per salutare gli amici di Novara ed iniziare le nostre attività.

A questo punto Renato prende in mano la gestione del campo con l’aiuto dei responsabili dei vari settori.

Mattina fredda con cielo azzurro intenso. La notte passata la temperatura è andata sotto zero creando non pochi problemi alle nostre attrezzature.

Mentre Franco, insieme al gruppo cucina, ci prepara una abbondante colazione, alle ore 7,30 Enrico e Andrea partono per Preci insieme ai due funzionari dell’A.N.C.I. (foto 7).

Silvio prepara la documentazione relativa alle presenze e alle attività svolte da inviare al Settore protezione civile della Regione Piemonte, al Coordinamento regionale e alla Di.Coma.C. di Norcia e Marcello, con altri volontari, si dedica alle mille attività di manutenzione che servono in un campo.

Ore 12,00. Alla preparazione del pranzo contribuiscono alcuni componenti della Federazione Italiana Consumatori Arrosticini che preparano quasi mille spiedini da offrire a volontari e popolazione ospitata.

Pomeriggio soleggiato ma freddo: è bello vedere volontari di vari gruppi collaborare insieme.

Un ringraziamento particolare agli amici A.I.B. di Pinerolo e all’A.N.C. di Torino che contribuiscono a mantenere un campo che, seppur piccolo e con funzioni limitate, è apprezzato da ospiti e dagli operatori delle altre Strutture della protezione civile che sono operative nell’area e che vengono a condividere con noi i pasti.

Ore 19,00 consueto de briefing giornaliero in cui si fa un resoconto delle attività svolte durante la giornata e delle problematiche (gestionali e tecniche) riscontrate valutando le possibili soluzioni. Questa sera il problema più grosso è rappresentato dal generatore di emergenza da 120 Kw che, avendo delle difficoltà di funzionamento, tutti da valutare, potrebbe rappresentare l’incognita in caso di blackout energetico.

In serata si alza il consueto vento che pulisce il cielo ma che rende l’aria gelida; si preannuncia un’altra nottata fredda (ieri -7° C).

Lunedì 19 dicembre.

Buongiorno Piemonte!

Presto al lavoro per risolvere i vari problemi (foto 15).

Un’altra grana per i ”ragazzi” della logistica è rappresentata dai soffioni per riscaldare le tende. Anche in altri Campi di accoglienza c’è questa difficoltà causata dal freddo; la paraffina si indurisce e non si riesce a proteggere adeguatamente i filtri.

Ore 11,30 sostituita la batteria del generatore da 120 Kw. Anche se più adeguata rispetto alla precedente non riesce a dare lo spunto per l’accensione.

I volontari A.I.B. di Pinerolo riescono a pulire i soffioni e, con un escamotage, a risolvere il problema della paraffina che al freddo si congela. Bravi è bello lavorare con Voi.

Periodicamente salta la corrente elettrica a causa di qualche cosa di incomprensibile; Marcello sta diventando matto per cercare di venire a capo di tutto ciò.

Dalle ore 11,00 la terra trema; in questo momento (ore 11,45) c’è stata una scossa di magnitudo 3.3 Richter con epicentro a 5 km. da Norcia.

Ore 12,30 il cielo si sta coprendo e le previsioni parlano di neve; questo forse permetterà alla temperatura di salire un po’.

A pranzo ho sentito i commenti positivi della popolazione sul cibo che la nostra cucina prepara (foto 12).

Pomeriggio frenetico. Alla fine Marcello comunica: il generatore è funzionante e fornisce energia al campo. Ci siamo staccati dalla rete Enel perché l’impianto del campo ha delle dispersioni tali da far scattare l’interruttore generale posto a protezione del medesimo.

Ore 18,30. Inizia a nevischiare …

I funzionari dell’A.N.C.I. di stanza al C.O.C. di Preci sono molto contenti dell’operato di Andrea ed Enrico; per conto suo Andrea si è detto pronto a ritornare in questi luoghi. Questo è molto bello per dei volontari con poca esperienza ma per nulla intimoriti da quello che viene loro richiesto.

Ore 19,20. Nel de briefing serale viene comunicato che entro mezzanotte da Druento partirà l’Iveco 180 con un altro generatore come riserva di quello esistente ed un merlo per la movimentazione dello stesso. Buon viaggio ragazzi!

Ore 22,00. Anche se qui siamo come estraniati dal mondo, il mondo ci ricorda che esiste, con le sue notizie non sempre allegre; abbiamo saputo dell’attentato a Berlino e di quello che è successo ad Istanbul.

Piove e non fa freddo. Che notte sarà?

Martedì 20 dicembre.

Ore 7,30. Operativi. Non fa il freddo delle mattine passate e la notte è trascorsa senza che nevicasse. Ora il cielo è molto nuvoloso e una brezza insistente fa correre i nuvoloni che si addensano sui crinali delle colline circostanti. Dalle prime telefonate con Torino si viene a sapere che li piove abbondantemente.

Enrico e Andrea partono per Preci; Franco e Marcello si stanno riprendendo e per il momento io sto bene ma nell’accampamento, tra i volontari, girano i microbi.

Ore 8,45. Nuova scossa: 2,9 Richter; ormai non ci facciamo più caso.

Ore 8,50. Marcello forse ha scoperto il problema all’impianto elettrico: c’è un cavo di terra scollegato.

Alle ore 9,10 siamo tornati alla rete Enel; vediamo se dura!

Ore 9,30. La terra continua a tremare: 2.9; niente per chi ci convive da mesi!!

Ore 10,45 arriva l’Iveco 180 da Druento con il generatore richiesto.

Ore 15,00. Ho cantato vittoria troppo presto; ho la testa pesante, qualche brivido e sento che mi sta arrivando un po’ di febbre.

È iniziata l’operazione di scarico e posizionamento del generatore arrivato.

Ore 16,00 il generatore è al suo posto.

Andrea a Preci ha seguito il tecnico andando per le borgate dove viene valutato,attraverso apposite schede, quanti edifici possono ancora essere definiti agibili (foto 2, 1, 4, 5, 14 e 13) mentre Enrico al C.O.C. disbriga varie pratiche amministrative e di rifornimento materiali.

Dopo le varie attività pratiche, alla fine della giornata, Marcello riordina il lavoro svolto (foto 17).

Dopo cena Marcello con Andrea si reca in Frazione S. Andrea di Savelli per ripristinare un quadro elettrico a servizio di alcune tende e container servizi.

Mercoledì 21 dicembre.

Le colline che circondano il campo sono coperte da grosse nuvole plumbee. Pioverà? Nevicherà? E da giorni che ce lo chiediamo …

In mattinata consueto giro di Guido (foto 32), che è il referente per la logistica, per rifornire il campo di vivande e tutto ciò che può essere utile alla comunità.

Ore 12,30. Le nuvole si sono diradate; c’è un bel sole e l’aria è frizzante e la mattinata è trascorsa nella solita routine dei campi.

Ore 14,00 a seguito di una richiesta di intervento Marcello parte alla volta del campo di Ancarano di Norcia gestito dalle Croce Rossa per il solito intervento sui soffioni che hanno problemi ai filtri.

Alle ore 16,45 Marcello comunica via radio il termine dell’intervento ed il rientro che avviene alle ore 17,40.

Ore 17,51; la terra trema e questa volta lo sentiamo benissimo; 3.1 Richter nei Pressi di Preci.

Ore 19,10. Consueto de briefing serale dove emerge la difficoltà negli approvvigionamenti di derrate alimentari e carburante.

Ore 22,15. Termino le consuete relazioni da mandare alla Regione e al C.O.A.R. e visto che non sto molto bene e inizio a sentire freddo saluto tutti e mi preparo per infilarmi sotto il sacco a pelo con due coperte di lana sopra e due sotto come isolamento.

Buona notte Piemonte.

Giovedì 22 dicembre.

Ci svegliamo con il cielo velato e la temperatura che è di qualche grado sotto zero.

Le donne della cucina a colazione preparano tisane per i volontari più o meno ammalati.

Alle 7,30 dal Coordinamento di Asti arrivano i soffioni che verranno utilizzati per riscaldare le tende dei volontari.

In mattinata, mentre i ragazzi dell’A.I.B. di Pinerolo aiutano a preparare e posizionare i soffioni e a realizzare un riparo per le intemperie (foto 21 e 22), Marcello provvede ad effettuare la misurazione dell’impianto di terra che, senza entrare nei dettagli, risulta essere coordinata con la protezione del quadro Enel.

Il cielo anche se velato mette in risalto le brulle colline intorno a noi (foto 20); se contiamo che Savelli è a circa 840 m. s.l.m. quelle “colline” devono avere un’altezza di almeno 1.200 m s.l.m.

Dopo pranzo, mentre andiamo a prendere il caffè in un piccolo bar delle vicinanze, passiamo davanti ad una chiesetta dissestata dal terremoto a cui verrà abbattuto il campanile (foto 19) perché irrecuperabile. Al bar incontriamo il parroco della chiesetta che ci chiede la possibilità di celebrare la messa della notte di Natale al campo; noi acconsentiamo contenti di poter offrire alla popolazione un altro momento di quotidianità.

Alle ore 15,30 i volontari che si occupano di cucina partono alla volta di Norcia che oggi, per la visita del Commissario alla ricostruzione Errani, riaprirà il centro storico.

Renato e Guido riprendono il loro giro di approvvigionamenti anche in vista del Natale: la cucina sta organizzando un “cenino” per la notte di Natale con ricette piemontesi.

Verso le 17,00 viene richiesto l’intervento del nostro idraulico presso la frazione S. Andrea di Norcia.

Alle 18,00 rientra spiegando che il problema è di isolamento delle tubature installate in modo approssimativo; con un po’ d’impegno e buona volontà può essere risolto.

Verso le ore 19,37 sentiamo tremare la struttura di segreteria con una forte scossa che pare sussultoria seguita dopo qualche minuto da una seconda. Ipotizziamo che sia superiore al 4° Richter.

A cena Luca (un componente della squadra A.I.B.) ci dice che quella scossa è stata fittizia, provocata solo per invitarci a finire in fretta la nostra riunione per poi andare a cena. Ci facciamo una grossa risata, con una signora di almeno 70 anni che ride con noi raccontandoci che per ben tre volte è stata tirata fuori dalle macerie delle sue case crollate in seguito ai terremoti succedutisi nel tempo in questa regione.

Venerdì 23 dicembre.

Al risveglio ci accoglie una rigida temperatura. Alle ore 8,40 il sole fa capolino dalle colline intorno al campo facendoci sospirare quel poco calore che potrà donarci. Un aereo solca il cielo con la sua scia. Dove sarà diretto?

Enrico e Andrea partono per il loro ultimo giorno al C.O.C. di Preci; andranno ad istruire le ragazze del Comune che sostituiranno i volontari da qui in avanti.

Al campo consueto giro di manutenzioni; i ragazzi A.I.B. fanno un riparo per il generatore arrivato da Druento (foto 23) mentre Antonio (l’idraulico di turno) torna a S. Andrea di Savelli per risolvere il problema dell’isolamento del tubo di scarico dei servizi.

Ore 12,30 Enrico e Andrea rientrano da Preci dopo aver fatto il passaggio di consegne alle persone che prenderanno il loro posto. Hanno terminato la loro missione; dovrebbero rientrare a Torino ma abbiamo deciso di tenerli con noi e fargli fare qualche altra esperienza.

Ore 15,30. Visto che è l’ultimo giorno utile per fare compere, molti volontari ne approfittano per andare in giro nei negozi tipici della zona per aquistare salumi e formaggi.

Ore 16,25. Il sole tramonta dietro i monti lasciandoci il ricordo di una giornata soleggiata che, se non fossimo prossimi al Natale, potremmo definire di inizio primavera.

Ore 17,30 rientrano Renato e Guido dal consueto giro di approvvigionamenti vari; dobbiamo creare anche una piccola riserva per Verbania che verrà dopo di noi.

Il de briefing delle 19,00 viene fatto in fretta perché è in onda la finale di supercoppa italiana e la televisione sul modulo segreteria è l’unica che trasmette la partita.

Dopo cena nuovamente in segreteria a preparare le relazioni e i consuntivi che verranno trasmessi.

Sabato 24 dicembre.

Solita splendida e fredda mattinata.

Quando alle ore 7,00 faccio capolino dalla segreteria, che è stata mio rifugio notturno a causa del troppo calore emesso dai soffioni che è deleterio per il mio stato di salute, vedo Marcello che corre per il campo. Incontro Sara che mi dice che è saltata la luce in mensa e i soffioni sono spenti. Marcello mi dice che questo inconveniente è dovuto alla condensa che si è creata su di una ciabatta facendo scattare il salvavita.

Alle 9,30 abbiamo salutato gli amici A.I.B. di Pinerolo (squadre di Piossasco e Torre Pellice) (foto 31) che hanno finito il loro turno e fanno rientro alle loro case. Al loro posto 4 arrivano A.I.B. dalle provincie di Biella e Verbania che si mettono subito all’opera per realizzare una chiusura per un pozzetto d’ispezione per condutture elettriche.

Verso le 11,00 il sole scalda i cuori e le membra di chi è al campo. Sembriamo delle lucertole in rituale posizione di ricarica.

Dopo che le nostre richieste di confezioni d’acqua sono state esaudite tutte insieme ci troviamo ad averne in esubero. Allora Guido mi chiede di contattare la Comunità montana per consegnare 40 confezioni da 6 bottiglie da 1,5 lt. in modo che le possano utilizzare per le mense della zona.

Dopo pranzo, uscendo dal tendone mensa, noto che il cielo si è coperto di nuvole.

Nel pomeriggio con Guido riordino tutte le bolle degli approvvigionamenti prelevati dal C.O.A.R. di Norcia e dalla Comunità montana; ormai ci stiamo avvicinando alla fine della missione e dobbiamo lasciare le cose in ordine per chi verrà a sostituirci.

Renato con altri volontari va a Norcia per le ultime incombenze.

Il tramonto delle ore 16,30 ci regala colori stupendi. (foto 24)

In cucina stanno già operando per preparare il “cenino” di Natale (foto 30).

Ore 19,00. Emiliano, uno dei due nostri cuochi (l’altro è Enrico con cui spesso scambio informazioni culinarie), mi chiede di andare a vedere come hanno preparato la sala; quando entro mi prende l’emozione. Bravi ragazzi veramente un bel lavoro.

Ore 20,30. Iniziano ad entrare le prime persone: incredulità e soddisfazione con una buona dose di gratitudine sono i sentimenti che emergono al primo impatto.

L’idea di Emiliano è quella che la popolazione si sieda a tavola e venga servita dai volontari (foto 25 e 28). Una signora dice che le farebbe piacere vederci cenare ai tavoli seduti con loro (foto 26).

La cena va avanti fino alle ore 22,30 quando Cinzia Pietrangeli, campionessa italiana di organetto e fisarmonica diatonica, inizia a suonare: il primo brano è “Piemontesina bella” (foto 27), quasi un ringraziamento per quello che il Piemonte ha fatto in questo angolo d’Italia. Spinti dalla musica alcuni improvvisano dei balli (foto 29).

Verso le 23,00 ci sono altri commiati. Anche i volontari dell’A.N.C. che hanno terminato il loro turno tornano alle loro case; ciao Savino! Grazie di tutto e buon rientro.

Alle ore 23,30 iniziamo a preparare la sala per la messa di Natale che don Antonio il parroco di Savelli ci ha chiesto di celebrare al campo non avendo più la sede opportuna perché danneggiata molto gravemente dal sisma.

Durante la predica Don Antonio parla del significato del termine servizio mettendo in risalto di come noi volontari, venendo in queste zone, ci poniamo al servizio dei “più deboli” riaffermato ieri sera nel servire ai tavoli la cena per gli ospiti.

Dopo la celebrazione della S. Messa chi vuole rimane per condividere con noi una fetta di panettone ed un bicchiere di spumante.

Verso l’una e mezza chiudiamo baracca e burattini e chi ce la fa va a dormire.

Domenica 25 dicembre.

Buon Natale a tutti!

La mattina inizia più tardi del solito. Le colazioni sono servite dalle ore 8,00. Il clima è freddo con il cielo velato da nuvole.

Ormai si vivono i momenti tipici del fine missione: c’è aria di smobilitazione e di rilassamento. Siamo consapevoli di aver fatto un buon servizio. Le stesse autorità umbre confermano che il nostro “campo cucina” è stato uno dei più frequentati da tutti segno di capacità ma anche di dedizione. E a conferma di ciò oggi riceviamo la visita di Pascucci (Assistenza alla popolazione – Regione Umbria) e Ballarò (D.P.C.).

Chi tra noi deve fare rapporti o relazioni trova il tempo per farlo e chi, come Andrea, alla prima missione, chiede se quando il campo dovrà essere chiuso, potrà venire ad aiutare.

Causa un risveglio tardivo la cucina riesce a servire i primi pasti dopo le ore 13. Enrico (uno dei cuochi) mi chiama in cucina e mi fa vedere cosa ha preparato per me: un bel tortino di melanzane e zucchine al forno. Non ho mai preteso troppo dalle cucine dell’emergenza, ma fa piacere scoprire che c’è attenzione alle esigenze degli altri. Grazie ad Enrico e a Emiliano.

Nel pomeriggio, confrontandomi con Guido, termino la verifica della documentazione relativa ai movimenti di magazzino tra ordini e bolle di consegna.

Il consueto de briefing serale è molto rapido anche perché per la prima volta non abbiamo da segnalare nessun tipo di intervento particolare effettuato dentro e fuori dal campo; è Natale anche per questo!

Dopo cena andiamo a salutare i proprietari del bar che era diventato una specie di ritrovo per i volontari fuori dal campo. Troviamo la signora Gabriella che vorrebbe offrirci di tutto in segno di gratitudine; alla fine chi prende qualche cosa non paga niente.

Poi arriva il momento del commiato; sempre uguale per noi volontari qualsiasi sia l’oggetto del nostro intervento. La gente che ci saluta con gratitudine, per l’aiuto dato e per i momenti trascorsi condividendo e cercando di alleviare i loro disagi e con le lacrime agli occhi perché noi torniamo alle nostre case e alle nostre attività, mentre loro … non sanno quando questo sarà possibile.

Lunedì 26 dicembre.

Ultimo giorno di missione.

Ci accoglie un’alba splendida (foto 34) ma fredda.

Svolgiamo le nostre attività in modo frenetico: c’è chi prepara il passaggio di consegne, chi si fa lo zaino, chi le ultime foto ricordo.

Ore 9,30, tra gli alberi, vediamo spuntare i mezzi della colonna di Verbania …

Rivedo Patrizia del Coordinamento di Vercelli che avevo conosciuto a Pinerolo, durante l’esercitazione Magnitudo 5.5. Lei è la mia sostituta; so che è brava e che quindi il passaggio di consegne per quanto mi riguarda sarà abbastanza veloce.

Intorno alle ore 11 terminate le consegne saliamo sui mezzi ed iniziamo il viaggio di ritorno. Vedendo il campo che si allontana ognuno di noi lo saluta con sentimenti ed emozioni contrastanti sperando di aver lasciato in ricordo la parte migliore di se stesso. Chi ha già vissuto altre emergenze sa che per i giorni a venire sentirà una specie di nostalgia per questi luoghi, sa che, a modo suo, porterà questi momenti nel cuore, ma sa anche che il tempo, da gran signore qual è, placherà le emozioni forti raccogliendo i ricordi negli archivi della sua esperienza umana.

Per il rientro cambiando strada. Non più l’Autostrada Adriatica ma la superstrada che porta verso Foligno, Perugia e poi l’Autostrada del Sole, Firenze, Lucca, Genova, Tortona e infine Druento dove arriviamo, dopo circa 700 Km., intorno alle ore 20,00.

Qui ritroviamo Marco che è venuto a salutarci e altri volontari che gestiscono il presidio e lo mantengono efficiente.

Le ultime foto ricordo per immortalare il gruppo (foto 35).

Poi i saluti e gli abbracci tra di noi con l’arrivederci ad altre occasioni ed il ritorno alle nostre case.

A presto …

 

 

Silvio Gallizio ( pdf Download emergenza centroitalia  )